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"Ripartire con giudizio, ma ripartire". Il Team della Pat incontra il Terzo settore

Le proposte per la ripresa. Spinelli: unire le forze e immaginare un futuro diverso. Zaninotto: obiettivo fondamentale non perdere lavoro
Immagine: Un momento della conferenza

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L'incontro con i rappresentanti del terzo settore, introdotto dal professor Zaninotto, ha visto fra gli altri la partecipazione del vicepresidente della Provincia Tonina, che ha sottolineato l’importanza del protocollo di collaborazione siglato nei mesi scorsi con la Cooperazione trentina, che potrebbe essere ulteriormente rafforzato.

Tonina si è detto fiducioso che il Trentino ce la possa fare, sia grazie alla sua storia fatta di autonomia e di cooperazione, che attraverso il confronto e la collaborazione dei soggetti direttamente interessati e della comunità.

Al terzo settore, ha detto, va riconosciuta centralità in ambito economico, anche per scongiurare il pericolo che siano esclusi dalla ripartenza i soggetti più deboli.

Fragli spunti emersi dall'incontro: importanza dello smart-working e conseguenti investimenti nell’infrastrutturazione digitale e nella formazione, difesa dei soggetti deboli sul mercato del lavoro, anche rivedendo strumenti ‘maturi’ come il Progettone e sburocratizzazione. 

Molti gli interventi dei rappresentanti del mondo delle associazioni e del non-profit, ma anche degli esperti e dei docenti che si sono confrontati con questa realtà complessa e sfaccettata: Michele Odorizzi (Kaleidoscopio, Cooperazione Salute) ha posto l’accento sulla liquidità delle imprese e sulla necessità di pensare a nuove modalità di lavoro in un ambito in cui l’aspetto relazionale è molto importante, e  Serenella Cipriani (Consolida) ha evidenziato il ruolo del terzo settore in ambito scolastico, per il supporto alle persone più fragili in ambito di bisogni educativi speciali.

Paolo Fellin (Vales) ha ricordato il problema dei lavoratori che non possono ripartire perché i cantieri sono chiusi, suggerendo anche di valorizzare strumenti come il telesoccorso e il telecontrollo, per presidiare da remoto utenti che sono a domicilio.

Luciano Enderle (Anffas) ha espresso preoccupazione per la possibilità che si passi da un’emergenza sanitaria ad una sociale, mentre Walter Viola ha messo al primo posto la necessità di far tornare il Trentino a lavorare a pieno regime, evidenziando inoltre come si assista a segnali di welfare generativo molto forti.

Massimo Occello (Fai, Consulta Salute) ha esaminato i temi più attuali in campo normativo (affidamenti non competitivi, coprogettazione e aiuti di Stato), mentre il direttore della Federazione Alessandro Ceschi ha sollecitato coordinamento, orientamento e omogeneità per avere servizi gestiti in modo coordinato.

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Ultimo aggiornamento:Venerdì, 10 Aprile 2020